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>La Fibromialgia
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LA
FIBROMIALGIA
La fibromialgia, o meglio sindrome fibromialgica, è caratterizzata
da dolore muscolare cronico diffuso, associato a rigidità e tensione muscolare.
Prevalentemente interessati dal dolore sono: la
colonna vertebrale,
le spalle, il bacino, le braccia, i polsi, le cosce. Spesso i dolori sono
migranti e si possono manifestare in varie aree del corpo.
Il termine fibromialgia (di seguito FM) deriva da "fibro" che indica i tessuti
fibrosi (come tendini e legamenti) e "mialgia" che significa dolore muscolare.
Colpisce prevalentemente persone di sesso femminile in età adulta tra i 25 e 55
anni, anche se non sono rari casi di fibromialgia in età pediatrica o durante
l'adolescenza.
La causa
esatta di tale sindrome è ancora sconosciuta e oggetto di studio: attualmente si
pensa che alla base di questo disturbo ci siano fattori di stress sia di tipo
fisico che psicofisico. Recentemente si è dimostrato un ruolo centrale per la
neurotrasmissione
dopaminergica
nella percezione del
dolore:
una diminuzione di dopamina probabilmente contribuisce al nascere dei sintomi
dolorosi che si presentano nella fibromialgia. Uno studio di medicina nucleare
correlerebbe alcune manifestazioni cliniche della sindrome con alterazioni
perfusorie nelle aree encefaliche deputate alla percezione ed elaborazione
emotiva degli stimoli nocicettivi.
La diagnosi
viene effettuata su base clinica dopo un’accurata anamnesi dalla quale risulta
che il dolore è diffuso simmetricamente, che perdura da almeno 3 mesi e in
seguito alla palpazione dei 18 punti chiave detti "tender
points"
(cioè punti dove è possibile evocare previa digitopressione un dolore
localizzato) che nella persona fibromialgica risultano dolorosi in numero non
inferiore ad 11.
Oltre ai sintomi già citati, sono
spesso presenti disturbi riferibili, in qualche modo, al sistema
neuro-vegetativo:
stanchezza, disturbi del sonno, mal di testa, alterazioni della sensibilità e
della temperatura corporea, iperalgesia (percezione di dolore molto intenso in
risposta a stimoli dolorosi lievi) allodinia (percezione di dolore in risposta a
stimoli che normalmente non sono dolorosi), disturbi gastro-intestinali,
urinari, alterazioni dell’equilibrio, tachicardia, difficoltà di concentrazione,
ansia e depressione.
Terapia
Anche le possibili cure sono oggetto di continui studi.
I trattamenti per la fibromialgia possono essere riassunti in trattamenti
naturali, farmacologici e strumentali:
Terapia naturale
Riposo assoluto nei primi giorni in cui si è manifestata la
malattia,
ma la persona non deve mai essere immobilizzata, per non ampliare il sintomo di
rigidità già presente, in seguito si dovrebbe esercitare un po' di
stretching:[19]
l'individuo deve effettuare lavoro sui muscoli dolenti, distendendoli e
rimanendo in tale posizione per 30 secondi e ripetuti più volte, mentre
aerobica
o altro esercizio fisico possono migliorare i sintomi. L'attività fisica deve
essere continuativa ma non eccessivamente intensa ed aumentata progressivamente
senza eccessi. Una buona percentuale di malati risponde positivamente a
determinate tecniche di rilassamento e alle terapie comportamentali, che
svolgono il ruolo di migliorare la conoscenza e il rapporto del paziente con il
proprio corpo e con la fibromialgia stessa.
Terapia farmacologica
Data l'impossibilità di formulare una diagnosi basata su evidenze mediche e
soprattutto in considerazione della natura equivoca della fibromialgia, non
esiste una terapia universalmente adottata la cui efficacia sia scientificamente
provata.
Terapia strumentale
E' una terapia in uso prevalentemente nei paesi anglosassoni e poco conosciuta
dai medici italiani. La terapia si basa sulla stimolazione elettromagnetica
della corteccia cerebrale con strumentazione adeguata.
Terapia multifattoriale
L'attuale letteratura suggerisce una combinazione fra le varie tipologie di cura
per ottenere i migliori risultati.
Il Metodo Rieduca per la Fibromialgia
L’approccio del nostro Metodo, inserito in un quadro terapeutico globale e unito
ad un adeguato stile di vita, si è rivelato particolarmente utile nel
trattamento della FM.
Il
programma delle lezioni di movimento dolce che rispettano le sette regole d’oro
(del piacere, della lentezza, delle pause, del respiro, dell’organizzazione
rispettoso della regola del non dolore permette alla persona di ridurre la
rigidità senza scatenare reazioni ‘infiammatorie’
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